LATRANSUMANZASALVERÀ IL MONDO

LAMANTERA si inserisce nel contesto della transumanza e ha fra i suoi obiettivi quello di creare un sistema di produzione sostenibile per aiutare i pastori a continuare a tramandare un patrimonio dal valore incalcolabile per l’umanità intera.

L’allevamento montano sull’Appennino non aiuta solo a preservare tradizione e biodiversità ma previene anche l’abbandono del territorio e i suoi conseguenti rischi ambientali.

PATRIMONIO UNESCO

Nel 2019 l’UNESCO ha riconosciuto la transumanza Patrimonio Culturale Immateriale dell’umanità, come pratica di valore che accomuna la tradizione pastorale di molteplici territori.

Si tratta di uno dei metodi di allevamento più sostenibili ed efficienti in quanto oltre alla cura degli animali comprende la gestione dei terreni da pascolo, dei boschi e delle risorse idriche.

I pastori transumanti hanno una profonda conoscenza del territorio, delle risorse e ne rispettano l’equilibrio naturale. Lo preservano nell’interesse della propria attività, delle comunità montane e di tutti noi.

COS’È LA TRANSUMANZA

La transumanza consiste nella migrazione stagionale controllata del bestiame allo scopo di seguire le temperature miti e la stagionalità dei pascoli.

È una pratica diffusa fin dall’antichità e coinvolge le regioni Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Campania, attraverso le quali fin dall’epoca romana si diramano i tratturi, ovvero le autostrade delle pecore.

Queste splendide vie erbose hanno origine in epoca romana e si diramano per oltre 200km collegando le regioni e permettendo alle greggi di spostarsi su vie sicure.

In origine la transumanza era orizzontale, nel nostro caso dall’Abruzzo alla Puglia e viceversa. Oggi viene svolta prevalentemente in verticale, ovvero dai pascoli a quota più bassa fino a stazzi che superano i 2000 m.s.l.

Qui le pecore passano i mesi di villeggiatura estiva godendosi la brezza e brucando erba fresca.

Mantera è una parola che affonda le sue radici nella tradizione laniera abruzzese. Richiama le mantelle utilizzate dai pastori e i sopragonna delle donne nella regione aquilana.

Le nostre greggi nascono, crescono e pascolano sulle verdi montagne dell’Appennino abruzzese, fra parchi nazionali e natura incontaminata.”

Si tratta di uno dei metodi di allevamento più sostenibili ed efficienti in quanto oltre alla cura degli animali comprende la gestione dei terreni da pascolo, dei boschi e delle risorse idriche

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